Seguire un’alimentazione a base vegetale, secondo i ricercatori dell’Harvard T. H. Chan School of Public Health, potrebbe ridurre le probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2
Secondo i dati riportati dal 31° Rapporto Italia 2019 dell’Eurispes, in Italia il 7,3% della popolazione segue una dieta vegetariana ovvero predilige il consumo di alimenti derivati da fonti vegetali escludendo, invece, la carne, il pesce, i molluschi e i crostacei. Ammette però il consumo di latte, formaggi e uova.
Dieta vegetariana, i benefici per i diabetici
Stando a quanto si legge sulla rivista JAMA Internal Medicine, coloro che prediligono questo regime alimentare potrebbero avere significativi vantaggi nella prevenzione, ad esempio, del diabete di tipo 2. Nonché di alcune malattie cardiovascolari e ancora del cancro. Al fine di approfondire la questione e valutare l’associazione tra modelli dietetici a base vegetale e il rischio di sviluppare un diabete di tipo 2, i ricercatori del Department of Nutrition dell’Harvard T. H. Chan School of Public Health di Boston hanno condotto una serie di studi.
La ricerca
Cosa è emerso? Una maggiore aderenza a modelli dietetici a base vegetale era inversamente associata al rischio di diabete. Questa correlazione è stata ancora più forte quando venivano inseriti nella dieta soprattutto cibi a base vegetale che contenevano fibre, vitamine, minerali, antiossidanti. Così come composti fenolici. Alimenti come frutta, verdura, noci, legumi e cereali integrali piuttosto che cereali raffinati. Studi clinici e studi osservazionali hanno ampiamente dimostrato che questi alimenti migliorano la sensibilità all’insulina, la pressione sanguigna, riducono l’aumento di peso a lungo termine. Migliorano, inoltre, l’infiammazione sistemica causa del diabete di tipo 2.
Leggi anche Longevità: sono davvero necessari 10.000 passi al giorno?
Che dire delle diete vegane che, invece, escludono uova, prodotti lattiero-caseari così come il pesce? In tali casi si potrebbe andare incontro a carenze di vitamine B12 e D. Così come di calcio, il cui consumo è associato a un minor rischio di diabete di tipo 2. Tuttavia in questi casi il consumo di prodotti di origine animale non è l’unico modo per prevenire carenze nutrizionali. Il consumo di un modello alimentare bilanciato a base vegetale, con l’eventuale inclusione di cibi fortificati e l’uso di integratori alimentari, può aiutare le persone che seguono una dieta vegana o vegetariana a colmare eventuali carenze.
Dieta Dash e Dieta Mediterranea, via libera al consumo di alimenti a base vegetale
Gli autori dello studio però affermano che anche i modelli dietetici come la Dieta Mediterranea o ancora la dieta DASH (che enfatizzano il consumo alimenti a base vegetale ma non escludono completamente i cibi di origine animale) hanno mostrato associazioni protettive contro diabete e malattie croniche. Nel caso specifico della Dieta Mediterranea un ruolo chiave ha il consumo dell’olio d’oliva.
Leggi anche Yogurt, un toccasana per la salute dell’intestino
Questa constatazione è coerente con le precedenti osservazioni secondo cui non tutti gli alimenti vegetali sono ugualmente benefici e che la qualità e la matrice alimentare (ad esempio cereali integrali vs cereali raffinati) svolgono un ruolo importante nel determinare i loro effetti sulla salute.
Leave a Comment